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Full text of "La sposa contrastata; burletta in musica a 7. voci, da rappresentarsi nel rinuovato Teatro Valle degl'illm̄i signori Capranica, il carnevale dell'anno 1804"

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LA  SPOSA 

CONTRASTATA 

INIETTA  Vìi  MVSKA  A  7.  VOCI 

li  A  RAPPRESENTARSI 

NEL  RINUOVATO 

TEATRO  VALLE 

Degf  lllmi   Signori   Capranica  . 
Il  Carnevale  dell'Anno  1804. 


IN  ROMA, 

Presso  Michele  Puccinelli  a  Tor  Sanguigna  • 

Con  licenza  de9  Superiori. 

Si  vende  nella  suddetta  Stamperia  . 


PERSONAGGI, 

VIOLANTE  'Giovane  bizzarra  occulta 
amante  di  Gherardo  ,  e  destinata  Spo- 
sa a  D.  Pomponio  * 

La  Sig.  Orsola  Fahriz}  ♦ 
OTTAVIA  Vedova  Sorella  di  D.Papavero* 

La  Sig.  Olimpia  de  Dottìs  . 
ELVIRA  amante  tradita  da  Gherardo  • 

La  Sig.  Francesca  Gcmìnianì . 
D.  POMPONIO  Uomo  ficco  e  ridicolo . 

Il  Siglicela  filici. 
GHERARDO  Cavalier  Fiòrentino  amante 
prima  di  Elvira,  ora  di  Violante  • 
Il  Sig*  Massimiliano  Fidanza  . 
D.  PAPAVERO  Potestà  di  Poggibonzi ,  e 
Tutore  di  Violante . 
Il  Si%.  Luigi  Barìlli . 
QUINZIO  Attuario  del  Potestà . 
Il  Sig.  Tietro  I{adovini , 

La  Scena  è  in  Poggibonzi  . 

Za  Musica  è  del  Sig.  Ferdinando  Orland  . 

Trimo  Fidino  Sig.Giovanni  Maria  Pelliccia. 
Inventore,  eTittore>  delle  Scene  Sig,  Ciro 
Sante  . 

Sarto  da  Donna  Federico  Marchesi  . 
Sarto  daVomo  Giuseppe  Michisanti  . 


AT- 


ATTO  PRIMO 

SCENA  PRIMA. 

Camera  in  casa  di  Don  Papavero . 

Don  Vapavero  seduto  ad  un  seggiolone.  Con 
tavolino  avanti  >  carte  ,  e  campanello  . 
Quinzio  al  suo  lato ,  Ottavia  ,  Elvira  , 
ed  altri  Villani  con  nfznmìale  in  mano  . 
Tap.    A  L  suonar  del  éampanellò  , 
x\  Tutto  il  popolo  bel  bello 
Venga  olà  ?  se  vuol  giustizia , 
Venga  avanti  al  Potestà**  (suona) 
Ott.     Pria  che  ascolti  questa ,  e  quella 
Meco  devi  un  pò  parlare  5 
La  tua  vedova  sorella 
Sai  che  flemma  mai  non  ha . 
Tap.     Esponete  che  san  quà  . 
Elv*     Son  donzella  sventurata» 
Dall'amante  abbandonata  , 
Da  voi  bramo  il  mio  riposo  , 
Vò  giustizia  ,  e  vò  pietà 
"Ftp.     Ma  pian  ,  pian  ,  non  m'affollate  • 
Elv.     Lei  mi  badi  6 .  » 
Ott.     Lei  mi  ascolti  .  •  .  %. 
Elv.     Mi  dia  retta  *  .  • 
Ott      A  me  si  Volt; .  •  * 
Tap.     Oh  cospetto  !  che  già  il  capo  • 
Elv.  a      Più  sul  collo  non  mi  sta  . 
Ott.      '  Voglio  udienza,  adesso  adesso , 
O  daver  darò  in  eccesso , 

A  2  (  Mi 


Mi  dò  foco  in  verità 
*Pap»     2   (  Leviam  man  ?  che  gii  costoro 
JJ»'*        (  A  cantar  qui  stanno  a  coro 

Senza  aver  di  noi  pietà . 
Tap.  Tacete ,  e  corani  Judicc 
I  vostri  bisognifoili 
Esponete  con  voci  toscanose  ; 
Che  il  Dottore  V  ascolta  . 
Eh.  Hp  nome  Elvira 

Un  traditor  m'amò  ,  mi  giurò  fede 
Mi  promise  la  destra  . 
Poscia  m'ha  abbandonato. 
Che  qua  sia  capitato 
Per  cer^o  io  sò ...  Voi  fatemi  giustizia 
Pregate  >  minacciate^  costringetelo  a  por- 
(  germi  la  mano . 
Tap.  Io  siedo  in  tribunal  :  non  son  mez- 

(  zano . 

Eh.  Ma  date  sfogo  alla  querela  .  ♦ . 
Tap.  Il  nome ,  la  patria,  gl'anni  .... 
Elv.  Tutto  dice  il  foglio  (  glie  lo  presenta) 
Tapi  /Questo  dunque  ci  basta  ..  .  dia  di 
volta  .  (  Gli  accenna  che  vada  ) 
Eh.  (  Or  son  contenta .  Traditor  vedrai 

Se  il  mezzo  a  vendicarmi  alfin  trovai.  )  p. 
9tt.  Siam  soli  alfin  1  potrò,  parlar  l 
m  Tap.  Sì  parla  . 

Che  t'  occorre  Germanica? 
#ff.  Sapete 

Che  son  vedova  ornai  di  più  d'un  lustro  J 
Tóp.  E  ben  J 
Ots.  Io  dìù  non  voslio 

Vi- 


Viver  sola  così-. . 
Tap.  Oh  per  compagni 

Ne  travi  quanti  vuoi  .  -  o 
Ott.  Voglio  marito  .  .  • 
Tap.  Cospetto  che  appetito  ì 

Os  t'impasto  uno  sposo.». 
Ott.  Eh  via  sciocchezze  . 

Da  Napoli  a  Violante 

Uno  sposo  da  voi  fu  pur  commesso  «  »* 

Fate  pzr  la  sorella  oggi  lo  stesso» 
Tap  Che  commessa,  e  sconnesso! 

Sei  tu  pazza ,  o  sorella 

Il  Cannubio  egli  è  forse  mercanzia 

Sposi  Violante  in  pria  ♦ 

Poi  visti  gl'atti  al  vedovi!  desia 

Uno  Sposo  trovarti  è  pensier  mia .  (pàt* 
Ott  Oh  si  si  che  lo  voglio 

Sono  giovine  ancora  ,  e  sono  bel!*-.  (  puf. 
§Ihì.  Sta  fresco  il  Potestà  con  tal  sorella.  (£. 


Da  un  doppio  sembiante- 
Di  due  sono  amante 
Due  fiamme  ho  nel  sen  • 
Attendo  la  calma.  • . 
V  affanna  paventa,  % 
Non  ho  più  contenta 
Lontan  dal  mio  ben  ♦ 
Qual  stravaganza  io  provo  ì 
Adoro  Elvira  che  m3  è  fida  ;  e  in  traccia 


SCENA  IL 
Gherardo  sola . 


A3 


Vò 


6 

Vò  di  thi  mi  disprezza  :, 
^  Cerco  Violante  ingrata 

Che  sua  fè  mi  giurò  ,  poi  m'abbando- 
ni, fiamma  mia  negletta!  (  na. 
Se  non  ottieni  amor,  avrai  vendetta.' 
JLo  sposo  qiiì  s'attende  ,  e  Violante 
Qui  gli  darà  la  mano  * 
Il  tradimento,  insano* 

10  gli  rinfaccierò  .  Fingere  affari 
Saprò  col  Potestà  5  sarò  per  tutto 
A  lei  cagion  di  lutto  . 

E9  il  mio  destin  tiranno 
Compensato  sarà  dal  loro,  affanno  . 

"  SCENA  III. 
2).  Tapavero  ,  Se rvì ,  e  detto  • 
I^-/^\là3  tutto  sia  pronto  :  (parlari- 
V-<f  (  do  ai  servi) 

Date' gl'ordini  grassi  per  la  tavola: 
Avvisate  la  spòsa  del  contratto  : 
Che  il  Contraente  è  giunto . 
Che.  (  Giunse  lo  sposo  ?  Oh  favorevol 
Signori ...  (  punto  .  ) 

Tap.  Ebben  l  chi  è  lei  ? 

Quid  novi  fere  africa? 
Che.  Degg'  io 

11  Potestà  informar  .  •  ." 
Tap.  Relata  ...  ad  alias .  . . 

Oggi  per  nozze  sole  io  dò  T  udienza  . 
Amico  del  precordio  abbi  pazienza  ...  (p. 
Che.  (  Va  a  sposarsi  l'infida  !  ah  nò  vogl'  io 
Vendicar  a  o-^ni  costo  il  torto  mio.  )  {par. 

SCE- 


7 

SCENA  IVY 

D.  Tomponio indi  Piotante 

dà.  parte  opposta. 
Tom.  T"\  A  Ostia  per  la  posta 
JlJ  Correndo  la  staffetta 
A  suono  di  cornetta 
Men  venni  qui  a  sposar  9, 
Nè  ancor  la  sposa  vedo  9 
«    E  la  vorrei  abbracciar 
Ma  se  mi  ruota  il  cerebro  %t 
Ma  se  la  rabbia  prendemi , 
Son  pronto  ,  pronto ,  prontg  >: 
Son  lesto  ,  lesto ,  lesto  > 

E.  zitto  5  zitto  ,  zittp. 

10  me  ne  torno  là  - 

Ehi  sposa  ,  ehi  servi ,  ehi  gente. 

11  matrimonio  è  qua  , 
Convien  che  civilmente; 

N  Mi  metta  a  tarroccar-. 

Fio.  Qua!  parlar?  qual  voce  ascolto? 

Qual  sembiante  ohimè  qui  veggio  ì: 
Paventar  mi  fa  quel  volto , 
Quell'aspetto  òrror  mi  dà  . 

Tom.     Chi  è  lei  mia  signorissima  ? 

Via.      Gli  son  serva  umilissima  . 

Tom.     Ah  !  siete  voi  la  serva  • 

Vìo.    Sto  in  camera  dì  e  sera  • 

Tom.    Cioè,  la  Cameriera  !; 

Pio.     Anzi  vi  sono,  schiava 

Tom.    Ah  ah  ?  siete  la  schiava  . 

£w»     Ma  mi  seccate  ohimè  ! 
Ma  lei  chi  dia  voi  è  ? 

A  4  Vh. 


8 

Zìo.     Intendervi  vorrei  3 

Ma  non  v'intendo  affé* 
Tomi    Jo  non  intendo  lei  > 
E  non  intende  me . 
fio.  (  Lo  sposo  se  è  quel  matto 
Che  bel  negozio  ho  fatto  ! 
(  Un  uom  più  golfo  >  e  stupido 
Di  Jui  non  si  può  dar ,  ) 
Tom.  (  Se  questa  è  la  mia  sposa* 
Sto  fresco  come  rosa  ; 
Dimani  ai  pazzarelli , 
Mi  vado  a  situar  •  ) 
Tom.  Insomma  se  parliamo 

Sempre  oscuro  così  non  e*  intendiamo  i 
Ditemi  in  lingua  crusca  : 
Sareste  voi  Violante  la  mia  sposa  ? 
Tio>  E  voi  sareste  D.  Pomponio  ? 
Tom.  Appunto  ; 

Sopra  piccolo  legno  Aleeste  è  giunto  • 
Io  son  desso  ♦  Qui  in  birba 
Cavallerescamente  son  venuto  : 
\?  ho  portato  il  tributo 
D3  un  core  che  sospira  l 
fio.  (  Misera  me!  che  bestia!  ) 
Tcrn.  (  Eh  già  delira  l  ) 

Mio  caro  sole  in  cancro ,  (  esce  Gherardo 
Un  bel  tocco  di  sposo  non  son  fot  (e  sente 
Guardate  il  taglio  mio  s  «  . 
Dite  che  ve  ne  pare  * 
Ah  ladre  luci ,  e  care 
Voi  già  tri9  avvelenate  .  :  • 
Sù  ;  la  man  ì  vuò  baciarla  . . 


9 

rio.  Olà  che  fate .       (  si  ritira 
Tom.  Che  faccio  ?  Oh  questa,  è  bella 
Cerco'  la  robba  mia  . 

SCENA  V. 
Gherardo  *  e  detti ... 
Che.  TT)Ar  che  la  cosa  ragionevol  sia, 
Jt;  (  uscendo  ) 

Pomponio  è  vostro  sposo...  a  lui  la  mano 
Non  potete  negar  .  *  . 
Fio.  Come  !  Signore  !  (  sorpresa  • 

Tom,  Oh  benedetto  il  mio  Procuratore . 
Ho.  (Che  sorpresa?  Ghcrando  i  Io  senta 

(  tutte 

Tremarmi  in  sen  le  fibre  !  ) 
Che.  Al  dolce  invito 

Resister  non  dovete  .  Egli  v'adora5 , 

Vostro  sposo  esser  dè  .  Dal  cor  cacciate 

Ogn' altro  oggetto.  Tenerezze >  amori 

Tutto  mostrate  a  lui .* 
IBont.  Tò  un  bacio ,  amico  ; 

Tu  parli  da  Dottore 
Vio.  Ah  mal  si  pensa, 

«Se  infedel  mi  si  crede  al  primo  affetto  ? 
Che.  E  potrei  lusingarmi  £ 
Pio.  Io  te  lo  giuro  . 
Che.  Dunque  tu  m'ami  ancor  ?■ 
Via.  Sì  mio  bel  nume  . 
Tom.  (Ed  io  col  candelier  qui  sto  a  hv 

(lume.). 

Dico .  •  •  Ehi  Signor  ... . 
Che.  Osserva 

La  man  eh'  io  stringo  :.  tu  la- vedi  i  .  • 
A  5  Tom. 


IO 

Tom.  Oh  diavolo  ! 

Orbo  non  son  .  .  . 
Ohe,  Sì  questa  mano  è  tua  .  .  . 
Tom.  E*  mia  ,  è  mia  pel  contratto  preterito 

Pel  connubio  futuro  ;  lo  sò  :  la  veggo  ..• 
,Or  via  dammela  qua  . .  • 
Fio.  La  mano  mia, 

V  avrà  chi  meritolla 

Ad  onta  ancora  dell'avversa  sorte,. 
Gbe.  E  di  chi  t'amerà  lino  alia  morte  . 
Tom.  Corpo  di  Giove  feretro  !  .  « .  ma  dico 
(  mio  Signore 

Cospetto  .  .  .  non  saprei  *  .  . 

Lo  sposo  della  sposa ,  da  sposarsi 

Chi  è  di  noi  ?  . .  .  (  adirato  « 

Via.  Piano  :  piano .  .  * 

Perchè  così  gridate  ? 
Ghe.  Perchè  cotanto  orgoglio  ? 
Tom.  Perchè  tener  hi  torcia  io  più,  non  va- 

\  :         "    f  gK3  ! 
Ghe.    -S'è  ver  che  nel  petto, 

Avvampi  d5  àrdore  , 

Conserva  l'affetto  3 

Accorda  favore 

A  lei  che  faccende 

Che  è  degna  di  te  . 
Tom.    Pensate  per  voi,ch*io  penso  per  me  , 
f  io.     .Deh,  senti  mio  bene  , 

M'ascolta  t'arresta; 

Ah  queste  son  pene  i  .  » 

Violante  detesta 

Lo  sposo  ,  le  naz^e  , 


II 

L'amante ,  l'amor  ,. 
Tom.    Nò  certo  non  parto 

Mia  vita ,  mio  cor . 
Gbe.       Se  il  ciel  ci.  divide 
Fio.        Ricordati  almeno 

L'amore    la  fede 

Il  fuoco  del.  seno  .  •  S, 

L'affanno  già  eccede 

E  muto  son.  già.. 
Frattanto  confuso 

Nel-  dubbio,  funesto  ,{ 

Mi  trovo  deluso , 

Non  parto  ,  non  resto, 

E  come  un  molino  ,  ■ 

La.  te.  ta.  mi  va... 
Tom.    Frattanto  confuso 

Pel  dubbio  funesto, 

Mi  trovo  deluso , 

Non*  parto  non  resto  9 

E  come  un  molino, 

La  testa  mi  và  .        (  partono 
S  C  E  N  A  VI. 
Elvira,,  e  poi  D  Tafanerò... 
Elv*  To  nò:  non  m' ingannai , 

X  II.  traditor  Gherardo  è  in  questo 

(  loco 

Indegno  !  io  vuò  vendetta 
Dai  Potestà  men  vado  ... 
Ricorro  contro  lui,  voglio,  giustizia. 
Eccolo  appunto  .... 
Tap,  Oh  vedi  che  bisbiglio  (uscendo  fra  sè. 
Lo  sposo  D,  Pomponio 

A  6  Sbuf- 


lì 

Sbuffa  Cóme  tm  Demonio; 

Conviene  eli  io  m9  informi  > 

Per  poi  giustiziar  tutti  . 
llv.  Appunto  io  chieggo 

Giustizia  pria  ^d'ogn'  altro  ♦ 

lì  voi  farla:  dovete  .  v  . 

■Ko.n  sò  se  già  sapete..  * 
tyap*  Ah  dolce  lei 

Ci  lasci  alquanto  in  pace , 

Or  che  abbiamo  la  testa 

Gravida  di  sentenze  e  di  condanne. 
£lv.  Unite  a  tutte  l'altre 

Ancor  la  cauSa  mia . 
tPap,  2NTon  posso  figlia*  m\i  *  ♦  . 

Se  tu  sapessi 

Quanti  malanni  grassi 

Ci  opprimono  in  tal  giorno  9 

Fitta  cosi  non  ci  verresti  intorno .  «  •  » 
Elv.  Ma  il  Giudice  dev'essere 

Con  tutti  umano . 
Tap  Ed  io  «ono  umanissimo  . 
Ulv.  Dunque  mi  faccia  grazia  ♦ 
Tap  Oe  non  possiamo..  . 
El-v.  Ma  io     .  . 
tip  Ma  sappia  tei 

Che   a  nostra  Eccellenza 

Senza  del  campanello  non  dà  udienza  * 

(Entnt* 

SCENA  VII. 

Elvira,  indi  Quinzio* 
Elv   {  ^  he  superba  ignoranza? 
Ah  dunque  tutto 

Con- 


n 

'  Congiura  a  efanno  mio  ? .  . 
§S>t4Ì.  Signore     .      (  uscendo  credendo  tro» 
(  var  Tapavro  . 
Oh  perdonate  . .  Madama . . .  qui  cercavo 
Del  Signor  Potestà  . 
Eto.  Di  4. udlo  sciocco 

Ruvido,  ingiusto  Giudice., 
J£m/.  Cospetto  I' 

Gran  torto  convien  dir  che  v'abbia  fatto 
Se  me  ne  fate  un  cosi  bel  ritratto  . 
£fo.  Gran  torto  certamente 

Poiché  soffre  che  qui  si  stia  contento 
Gherardo  che  è  cagion  del  mio  tormento . 
E  non  vuoi  ch'io  mi  lagni?.. 

Sì  ne  avete  ragion:  ma  se  T  infida 
Ora  d'altra  s'accende, 
Che  giova  l'affannarsi  ? 
Conviene  vendicarsi  * 
E  la  miglior  vendetta  >  io  ve  l'addito  ; 
Cercatevi ,  Signora  ,  altro  marito  . 
Se  la  donna  ha  vago  aspetto 
Non  paventa  restar  sola., 
4Jn  occhiata  ,  un  sorrisetto  * 
Una  smorfia  ,  una  parola  , 
Milk  amanti  sul  mo menta 
.  Gli  faranno  ritrovar . 
Con  quel  volto ,  con  quel  cigno  r 
Voi  pià  d'  un  languir  farete  ; 
Ed  allora  vi  potrete 
Deli'  infido  vendicar  .  (parte** 
Eh*  Inutile  consiglio  !  ah  se  l'incendio 
Di  molto  già  si  estende  , 
Più  si  cerca  sopirlo  ,-e  più  s'accende  *  (fi 


se  e  n  a  vi  ir. 

Camera  d'udienza . 
/).  Tapavero  che  passeggia,  pensoso  , 
e  poi  Tomponio  ; 
Tap.  17  ccoci  al  duro  passo  , 

JL*.  Di.  sentenziar  a.  doppio, 
La  galera ,  o  la  morte 
Ad  una^sposa  infida,  e  a  un  bon  consorte., 
Tom.  (  Eccolo  !  )  a  voi  m9  inchino, 

Don  Papavero,  illustre  .  • 
Tap.  Oh  arenarissimo^ 

Ospite,amico5e  sposo  nostro ...  (  lo  bacìa. 
E'  qual  propizio  fato  ?..  ., 
Tom.  Io  sono  disperato  . 
Top.  Oh.  Febo,  in  capricorno  ! 

Di  sperato..  5.  e  perchè  ? 
Tom.  Perchè  fra  me  5,  e  la  sposa 

Un*  tramezzo  ho  trovato 
Tapi  Io  non  intendo  . 
Tcm   Adesso,  intenderai , 
Ascolta,  la:  querela  4 
Sappi  .... 
Tap.  Piano  cospetto  ? 

Querela  !  ...  Eh  bagattelle  ! 
D'amico  fino  ad  ora  io  t'  ho  trattato; 
Ma  come  querelante  adesso  io  de^gio 
Qual  Giudice  ascoltar  . . .  olà  (  chiama.  <? 
(fa  cenno  maestoso  :  portano  innanzi 
(  sevoìolrrne  tavolino  con  carta  ,  e  libri  . 
Guardami  in  volto  adesso  , 
Su  questo  tribunal  non  son  lo  stesso  . 

(  s'asside  . 
Tom. 


1% 

Tom.  Ora  posso  parlar  ? 
Tapé  Parla  . 
Tom.  Poc'  anzi 

In  questo  luogo  istesso* 

Ho  trovato  la  sposa 

Che  tu  m'hai  destinato. 

Che  faceva  l'amor  con  un;spiantato  • 
Tap.  Sarebbe  caso  insolito  !  Ed  è  vero  . 
Tim.  Verissimo;  lo  giuro.  -, 
Tap.  Cappi  !  il  delitto  è  strano  .  „  . 

Ora  ricorro  al  codice  .  .... 

Prendo  Culaccio,  in-  mano 

Quindi  il  decreto  io  faccio  . 
Tom.  Prendi  Cornelio  ,  amico  ,  e  non  Cu- 

(  jaccio  .  .  . 

SCENA    I  X. 
D.  Tapavero  seduto  ad  un  seggiolone  con  ta~  \ 

volino,  e  libri  9Tomponio  e  Violante  . 
Fio,  h  Pomponio  adirato.    (  entrando 

V_>/  (inscena. 
Avrà  con  IX  Papavero  fatte  le  sue  la- 

( gnanze  ?  .  .  . 
Eh  non  importa  .  Coraggio  qui  ci  vuol , 

(  a!f  arti 

Posso  baciar  la  mano 
Al  mio  gentil  Tutore  ? 
Tom,  (  O  D.  Papavero,  (  vedendo  Violante 
(  dice  piano  a  Tapavero . 
(  Lupum.  est  in.  fabula . 
Ora  fagliene  una  come  va*) 
Tap,  (  Sì  si  che  ben  gli  sta.  )        (  piano  a 
(  Towponio,  e  poi  si  mette  in  caricatura . 


i6 

Violante  ascolta  ♦ 

Tu  già  degenerasti  *  E  più  non  set 

Del  vivo  Genitor  la  morta  figlia  * 
Via.  Io  ?  perchè  ?  cosa  ho  fatto  ? 
Tap.  Un  orribil  delitto  : 

Già  v'  è  la  citazione  e  il  testimonia 

Tradisti  D.  Pomponio  . 
Vio*  D.  Pomponio  vaneggia: 

Egli  è  un  matjo  geloso 

Che  ha  stravolta-  1*  idea 

E  sognò  di  veder  <]uel  che  temea . 
Tap.  Ora  il  delitto  è  tuo.  {a  Tamponi** 
Tom.  Come  . .  •  cospetto.! 

Se  l5  ho  veduta  io  stesso  •  •  • 

Se  qui  fece  l'amor  con  certo  tale 

Avanti  la  mia  barba  maritale  . 
Tap.  Dunque  ora  hai  torto  tu  •  (*f 
fio.  Io  ?..  Come  ?  Indegno  ? 

Quei  Signor     non  sò  chi  ..* 

Con  lui  si  rallegrava  . . 

Dei  nostro  sposalizio  •  Egli  indiscreto 

Non  lo  potea  soffrir  ... 
Top*  Adesso  amico  y 

Il  reo  tu  sei  ...  (  a  Pomponio 

Tom.  Che  reo  ? 

Faccan  V  occhietto  •*» 

Sospiravan  fra  loro  ..  amore ,  e  fede 
(  affettando  i  cenni  che  avan  fatti  VioL 
(  con  Gherardo  + 

Si  giuravano  a  gara 
Tfrp  Adesso  poi  ... 

Non  sò  cosa  mi  dir  ?  il  torto- è  tuo. 

(  4  yioU 


17 

Fio.  Il  torto  è  mio?-... 
Tom.  Tortissimo 

Ed  io  reclamo  al  Giudice  ; 
E  vuò  sudisfazione  » 
\  *Pap.  Te  la  darà  non  dubitare. 
rio.  (  All'  arte  )  ohimè  ?  infelice  > 
Il  rossore  ?..  V  affanno  ...  (  testa 

M'hanno  già  stretto  il  cor  ?..  sento  alla 
Una  nebbia  ;  un  vapori,  smanio  !  sospiro.' 
Misera  già  deliro 
Tap.  Farò  che  il  tuo  rivale  * 
Resti  di  qua  esiliata  .. 
E  se  ubbidir  non  vuò*  sarà  impiccata* 
£>„Dove  soni...  Che  m' avvenne i... 
Chi  viva  mi  condusse 
Nella  region  del  pianto?... 
(E  questi  Radamanto)  (  accertando  Taf. 
Il  Giudice  delP  Ombre  : 
Questo  è  una  Furia  f  (  accennando  Vemp. 
Ah  si  propizio  il  Fato 
Qui  mi  chiamò  ....  Ferma  crudel  1  . . . 
Nella  Regia  di  Pluto...  (  io  sono  a  Tomp. 
Gran  Giudice  pietà  ...  (supplichevole 
Ahi  che  mi  oltraggia  a  torto   (  a  Vapav. 
Uno  sposo  geloso  .... 
£d  io  perdo  per  lui  vita,  e  ripòso. 
Infelice  in  mezzo  all'  Ombre 
Pietà  merto  ,  e  non  rigore  . 
Uno  sposo  mentitore 
E  cagion  del  mio  martir. 
Da  te  sol  giustizia  aspetto 
Da  te  sol  conforta  io  voglio 
^  Nel 


18 

Nel  mio  barbaro  cordoglio 
Chieggo  a  te  la  vita  in  don  . 
Chi  mi  salva?..,.  Chi  mi  aita  ?.... 
Fuggi  indegno  .,  Parti  ingrato ... 
Dall'  affanno  io  vengo,  meno  ! 
Più  pon  posso  respirar . 
(  L'  ho  confuso  ,  V  ho  stonato  • 
Come  mummie  stanno  là.)  p. 
Tom,  Papavero,. 

Tap.  Pomponio  ♦  {'alzandosi ., 

Tom.  Cosa  fu  ? 

]?ap.  Cosa  è  stato  ? 

Tom.  JLa  sposa  ha  dato  volta  ? 

Tap.,  Avesse  perso  il  qerebro  ?  , 

Tom.  Tu  Radamanto  ?  io  Furia  .... 

Ma  tic  capisci  niente  ? 
Tap.  Io  niente  affatto  K 

Anzi  son  fuori  di  quinta 
T^om.  Ed  io,  son.  matto, .      (  Tartono  con 

(  atti  di  sorpresa  . 
S  C  E  N  A  X. 
Ottavia  ?  e  poi  Gherardo,. 
QXtx.  T  T'N  vago,  Giovinolo     (  veduto  . 

Qui  d'  intorno  s'aggira  .  Io  l'ho 

Mi  guardò  fissa  fissa  v  affé  ?  che  amore 

Sente  per  me  ?  senz'  altro  egli  qui  venne 

A  chieder  la  mia  .mano  ... 

Ah  mal  non  ci  sarebbe      Eccolo  ... 
Che.  In  grazia 

Mi  protegga  Signora  .... 
Ott.  Che  v'avvenne? 
Che.  Un  pazzo  forsennato  ' 

A  caso  ho  qu¥  incontrato  ; 


19 

Che  di  qua  mi  scacciò  •  Poi  furibondo 

Minacciando  è  partito  . 
Ott.  Eh  non  temete  ? 

Con  me  .sicuro  siete     or  dite  il  vero 

Perchè  qui  vi  recaste  ? 
Ghe.  Amante  io  sono? 
Ott.  (,Eh  proprio  hò  colto  il  punto  .) 
Ghe.  Ah  se  pie  tate 

Sentiste  in  sen  de3  tristi,  affanni  miei 

Tutti  i  mici  casi  io  qui  vi  narrerei  . 
Ott.  Senza  che  voi  parliate  io  tutto  intendo, 

(  Che  bel  marito  capitommi  innante  ?  ) 
Ghe.  (  Già  sa  tutto  .  Violante 

Con  lei  Sdossi  ,  gli  ha  svelato  li  core  « 

Questa  difenderà  il  nostro  amore  .  ) 
S  C  E  N  A  XI. 

D.  Papavero  \  e  detti  indi  Violante  y 
D.  "Papavero  esce  vede  Gherardo 
$i  sorprende    e  dice 
Tap.         ospetto  un  Uomo  masculo 
Dentro  i  miei  penetrali  * 
i  Baldanzosa  nequizia  ? 

Olà  :  presto,  qui  venga  la  milizia  . 
Ott.  Fermate  !  cosa  avete  ! 

Carcerate  il  mio  sposo!  {esce  Violante 
Tap.  Tuo  sposo  ?  (  e  esente  ... 

Ott.  Senza  dubbio  , 

Ei  per  questo  qui  venne  . 

Mi  dichiaro  T  affetto  :. 

Ed  io  per  sposo  appunto  qui  l'accetto  • 
Gbe<  (  Sposo  i  misero  me  I  senz'  altro  è 

(  matta  !  ) 
Via. 


*© 

Via.  Ah  traditor  crudeli  già  me  l'ha  fatta  ! 

Tap.  Ergo  :  ecco  la  conseguenza 

Siedi  :  e  un  obligo  scrivi  in  mia  presenza. 

Gbe.  Ma  ...  Io  ...  vorrei  (confuso. 

Fio.  Qual  dubbio  ,  Eh  via  scrivete 

(  venendo  innanzi . 
N'  è  degno  il  vostro  amore , 
Promettetegli  a  vista,  emano,  e  core  -è 
(  con  sdegno  significante* 

Ott.  Grazie  mia  cara  amica  . 

Tap.  Brava  daver  r 

Che.  (  Che  imbroglio  l  Ingiusti  Dei  l  ) 
'    Qtt.  (  Oh  che  caro  Sposin  l  ) 
Fio.  (  Lo  scannerei  ?  ) 

SCENA    X  I  L 
Pomponio ,  e  detti . 
Tarn,  (/^orpo  dei  can  de  Tartari  ? 

K^j  Ancora  è  qua  costui  f  (  Ma 
A  che  gioco  giochiamo  ?  (  D.  Papavero  . 
Costui  dimmi  chi  è  ? 
Tap.  Che  non  ci  vedi,, 

E'  un  Galantuomo  . 
Tom.  E  quà  che  vuò  j&he  chiede? 

Cosa  è  venuto  a  far  ? 
Tap.  Quello  che  fanno 

Tutti  gL3  Uomini  maschi. 
Tom  Cioè  ? 

Tap.  Fà  f  amor  con  una 

Che  in  mia  Casa  si/  trova  .. 
Tom.  (Ed  è  la  nostra  Sposa.  > 

Ma  tu  Giudice    e  Padre  , 

Che  tutto  ciò  sapevi  ad  esso  un  salto 

Pria 


21 

Prìa  gli  facesti  far  dalla  finestra  ? 
Tap.  Oh  bella  !  Io  vuò  premiarlo 

E  fu  lo  vuoi  punito  . 

Non  vedi  che  egli  aumenta  la  mia 
Tom.  Ma  in  fine  al  mio  Paese    (  schiatta  • 

Cosa  riporterò  ? 
Tap.  La  parte  ttfà  * 

Tom.  Che  parte  ?  Un  corno  .  Tutta  la 
Taf,  Perdona ,  amico  mio,  (voglio. 

Ancor  questo  aver  dee  la  sua  porzione  . 
Ott.  (  Ci  mancava  costui  per  tormentarmi!) 
Vh.  (  Mi  rallegro  Signore  .  )  (  sarcasmo  • 
Che*  (Deh  per  pietà 

Non  m5  accrescete  affanno  .  ) 
Vìo.  (  Infido  ì  ) 
Gbe.  <  Ingiusta  !) 
Tom.  Vedi  tu  che  fanno? 
Tap.  Ma  lasciali  in  buon'  ora 

Nemico  della  pace  capitale  > 

Son  parenti  fra  lor  .  Via  non  c'è  male 
Tom.  Potesti  spotestato 

Tu  puzzi  dimazzato  . 

Che  sì ,  che  in  Tribunale        ^  irato  • 

Con  un  occhio  di  meno 

Domani  ti  fò  andar  * 
Tap.  Eh  via  sciocchezze 

Su  su  venite  coram       si  nozzeggi 

La  coppia  maritai  ,  lo  man  si  dia 
Che.    {  Oh  sorpresa  !  ) 
Ott.    (  Oh  diletto  !  ) 
Vio.    { Oh  gelosia  !  )  (  vanno  tutti  verso 

(  //  Tavolino  . 
Fer- 


22 

Tom.    Fermate  ...  olà  :  non  voglio  . 

Cospetto  non  và  benè  . 

Su  quel  che  m'  appartiene 

Non  e'  entra  il  Potestà. 
Ilo.  Ott>    Oh  che  infelice  istante  l 

Che  fiero  caso  è  questo  I 

Amore  più  funestò 

Per  me  nò  non  si  dà  ♦ 
Che.    Ahi  che  fatai  cimento 

Qual  dubbio  caso  è  il  mio 

In  questo  istante  oh  Dio  ? 

Aita  chi  mi  dà  ? 
Tap.    Che  tracotanza  o  Numi 

Io  crepo  già  di  sdegno  ! 

Barbaro  amico  indegno 

Tal  torto  a  me  si  fà  ? 
Fio.  Olì.    Sento  nel  seno  un  fremito 

Che  ognor  crescendo  và  . 
Che.    Ah  del  mio  duo!  più  barbaro 

Trovar  non  si  potrà  . 
Tùp.  Gbe*  Tom.    Un  gran  soffiar  di  mantici 

Nel  sen  mi  sento  già. 
Tap.    Sù  sposate  :  è  pronto  il  foglio  : 
Tom.    Fermi  olà  :  non  vi  movete  * 
Ott.    Ma  Perchè  ? 
Tom.    Citare  io  voglio  . 
Tap.    E  la  causa  ? 
Tom.    La  saprete  . 

Che.    (  Giova  a  me  cotesto  intrico  J  ) 
VMé    (  Cade  a  tempo  tal  sconquasso  !  ) 
Tap.    Lei  che  c  entra  sor  gradasso 
Tom.    C  entro  bene  ,  e  così  và  . 

Vio. 


SI 

y\o>    Son  qual  tortore  meschina 

Che  perduta  la  Compagna 
Tutta  scorre  la  Campagna 
E  la  cerca  qua  e  là  . 

Tom.    Son  qual  fin  me  (  che  gonfiando 
Più  non  soffre  star  ritcretto  . 
E  se  scappo  fuor  del  letto 
Gran  ruiué  faccio  qua  . 

Ghe.    Son  qual  misero  viandante 

Che  perduto  in  selva  oscura 
Fra-  la  speme  3  e  la  pavura 
Freddo  il  cor  mi  sento  già. 

Tap*    Son  Poliedro  indiavolato 

Che  non  sente  morso  ,  o  briglia  . 
E  la  mosca  se  mi  piglia 
Un  acciacco  qui  sarà  . 

a  $    Gran  tempesta  per  V  aria  si  desta  i 
Grand3  incendio  mi  sta  nel  cer- 
vello? 

Sento  un  botto  -,  un  molino  , 
(  un  martello  , 
Che  ini  gira  ,  e  mi  batte  nel  cor. 

partono  . 

SCENA  XII I. 
Camera . 
ghtinzio  solo  . 
/""Mie  fracasso!  che  strepito! 
\~J  Qui  tutto  è. confusione  !  que- 

(  sta  Curia 
In  disordine  è  tutta  .  Don  Papavero 
Divenuto  è  sensal  di  Matrimonio. 
Tarrocca  Don  Pomponio  . 

L'ai-  • 


24 

L'  altri  stanno  in  bisbiglio  •  .  che  sarà?.. 

Oh  zitto  eccoli  qua  !.. 

Si  rompono  la  testa  :  a  me  non  preme  : 

Qualunque  cosa  accada 

Io  rido  ,  e  me  ne  vò  per  altra  strada. 

(  parte  per  parte  opposta  . 
SCENA  XIV. 
jD.  Papavero  ,  e  "Pomponio  insieme 
uscendo  indi  Violante  9 
e  Gherardo . 

Pap.  K^f  Ma  tu  sei  una  bestia .  ^ 
,  Hai  preso  un  qui  prò  quo  ,  di  Violante 

Sposo  ti  credesti,  ed  è  d'Ottavia  amante . 
Vom.  Oh  via  perdona  quel  che  è  stato  , 

Or  pensa  che  Madama  (  è  stato 

M3  ami ,  e  mi  sposi  subito  . 
Vttp.  Con  lei 

Parlerò  in  tuo  Favor . 
Vio.  Non  son  chi  sono  (  uscendo* 

Se  a  dispetto  d'  Ottavia 

Non  sposo  oggi  Gherardo? 
Tom.  Ehi .  Potestà 

La  Femmina  in  questione  eccola  quà  . 
TPaù  (  Or  lascia  fare  a  me  ..,  )  figlia  del  Pa- 

F'  v  (  dre,    fra  /oro. 

Violante  ,  ascolta  noi  (  si  pone  in  scritti . 
rio  Che  si  richiede  ?  - 
Che.  (  Ascoltiam  di  che  parlano  fra  loro  } 
K        (  entrando  senza  esser  veduto  . 
litico*  &  immediate 

Voglio  che  a  questo  tuo  Sposo  futuro 

Non  facci  muso  duro  A1_ 


Altrimenti  più  fier  d'un  basilisco 

Ti  cito  ,  et  ,  inquisisco  , 

E  senza  testimoni  :  ipso  fatto 

Punisco  la  lesione  del  contratto .  (  parti  » 
Che.  (  Sentiamo  che  risolve  ) 
Fio.  (  Misera  ?  con  qual  core 

II.  cenno  adempirò  del  mio  Tutore?) 
Tom.  Via  :  la  sentenza  è  uscita  . 

E  seguirla  conviene  . 
Gbe.  (  Nò  per  pietà  mio  Bene  •  )  (di  dietro 
(  a  Violante  senza  esser  veduto  . 
Viti.  Oh  nò  sicuramente  ? 
Tom.  Come  nò  ...  D.  Papavero     (  ckìà- 
Vio.  Tacete  ...  Io  volli  dire  (  mando  fotte  , 

Non  creder  ch'io  non  t'ami.     (  tutto 
(  qui  sto  lo  dirà  a  Che, 
Pom.  Và  benissimo  . 
Vio.  Ad  onta  della  sorte  , 

T'  amor  fedel  ,  come  finor  t*  amai  t 

Lo  giuro  sposo  mio  oggi  sarai  . 
Pcw.  Oh  parole  di  zucchero  ! 

Io  me  ne  vado  in  cenere . 

Che  dolcezze  mi  vomiti  di  bocca  ? 
Vio.  Zitto  che  a  voi  rispondere  non  tocca  . 
Vom.  Come  non  tocca  a  me?  Del  matri- 

Io  sono  il  contraente  .  (  monio 

Vio.  Che  volto  insinuante  !  Che.  amabile 

(  sembianza  I 

Vom.  Ah  ?  che  ti  pare       (  sì  pavoneggia  . 

Sono  un  bel  tocco  ? 
Vom.  Numi  bestiali  ? 

Iojnon  ne  posso  più  .  Non  sono  un  sasso 
B  Qual* 


Qualche  cosa  ho  da  dir.  Proprio  mi  sento 
Gravido  di  materia  !  E  lei  non  vuole 
Che  dica  due  parole  ? 

Fio.  Via  parlate  ... 
Ma  dite  in  abregé  . 

Pom.  Io  ...  Voi  ...  l'amor  ...  la  fè  ... 

Che.  Ahi  ? 

Pom.  Chi  mi  soffia 
Così  nel  postergale? 

Cbe.  Son  io  .  (  palesandosi  • 

yii.  (  Vch  che  animale  !  ) 

Pom.  E  cosa  vuoi  tu  qui . 

Gbe.  Niente  ,  nientissimo . 

Tom.  Dunque  parti  prestissimo  . . . 

Tic  Fermati  :  non  partir  :  qualch'altra  cosa 
Ti  deggio  dire  ancora  . 

Tom.  Per  bacco  la  Signora 

M'  ha  fatto  la  seconda  J  ora  capisco 
Avi  miei  non  fremete  J 
Ah  sposa  senza  core! 
Rivale  traditore  . 

Ghc.  Olà  taci  o  sei  'morto  ? 

Vìo.  Taci  o  ti  mando  a  Pluto  ? 

Tom.  Potestà  ,  servi ,  gente  aiuto ,  ajuto  : 
SCENA    X  W 
D.  Tapavcro  ,  Servi ,  e  detti  . 

Tutto  la  scena  vada  assai  presto  interrom- 
pendosi il  discorso  l'un  l'altro  con  mol- 
ta forza  . 

Tap.  /^osa  fu  t  cosa  avvenne  ? 

V\o.  Me  infelice,  (fingendo  piangere* 

Pomponio  m'  ha  insultata  J 

Gbe. 


27 

Gbe.  Veh  che  tratto  villano  ! 

Merita  gentil  donna  più  rispetto  . 
Tap.  Cosa  gì'  hai  fatto ,  o  detto  ? 
Tom.  Io  ?  .  .  sappi .  .  . 
Fio.  Ingrato  ! 

Tap.  In  che  mai  V  offendesti  ? 
Tom.  Lui  • . .  lei  . .  • 

Se  volete  sentir .  . . 
Vio.  Ah  che  vorrei  (  gio 

Prima  morir,  che  rammentar  Toltrag 
Tap.  Via  dì  cosa  gì'  hai  fatto  •  .  . 
Tom.  Or  or  divengo  matto  !  .  . . 

Mi  vo!ete  sentir?...  Niente  ho  fatt*  io,.. 
Tio.  Ah  qual  offesa  oh  Dio  ! 
Tap.  Via  tu  esponi  l'accusa  .       (  a  Fio. 
Tio.  Io  qui  eseguivo       (singhiozzando . 

Il  vostro  cenno 
Tom.  Ma  con  chi  ?  (  irato  . 

Tap.  Stà  cheto 

Ora  esamino  lei  •  • . 

Interromper  non  dei  . 
Vio.  Gli  ho  fatti  milk  vezzi  ; 
Tap.  E  questo  è  vero , 

Io  stesso  f  ho  sentita 

Mentre  nell' altra 'stanza 

Rileggevo  una  Istanza  • 
Tom,  Hai  inteso,  ma  non  visto? 

Con  lei  chi  stava  qua  .  (  irate  % 

Tap.  Tu  * 

Tom.  Ma  non  solo  . 

V'era  ancora  costui.., 
€he.  Mentisce  •  Io  venni  solo 

£  2  Mos- 


Mosso  della  Signora  air  alte  grida  ; 
Perchè  queir  alma  infida 
Ai  vezzi  suoi  tacea, 
Ed  alle  grazie  sue  non  rispondea  ♦ 
Vio.  Appunto  1  E  questo  torto 

E'  quel  che  mi  fa  piangere  . . . 
Tom,  Ma  io  .  . . 

Tap.  Ma  tu . . .  sci  già  convinto  . 
Tom.  Ma  due  parole  almen  .  ♦ . 
Tap.  Taci  non  vedi 

Nella  tua  cieca  intolleranza  e  stolta 
Dove  sei ,  con  chi  parli ,  e  chi  t'ascolta  ? 
Potrei  punir  qual  Giudice 
Il  tuo  villano  orgoglio  . 
Ma  cimentar  non  voglio 
Il  mio  poter  con  te  • 
Tu  se  pietà  non  senti 
Di  lei  che  per  te  pena  , 
Và  fra  le  tigri  a  cena 
Anima  senza  fè  . 
Signora  .  • .  ancora  piange 
Amico  • . .  ancor  minaccia  •  •  e 
E  tu  mi  fremi  in  faccia? 
Per  bacco  se  non  parto 
Subisso  tutti  e  tre  •  (patte. 
Tom.  lo  mira  finché  è  partito,  e  pei  dica 
O  Caronte  2  Caronte  I 
Questa  è  tonda  da  verò  . 
Io  son  l'offeso  ,  e  reo  divengo  intanto  ? 
Ma  tu  trema  vigliacco  • 
Paventa  infida  sposa 
La  vendetta  farò  da  disperato  : 


5p 

Son  asino  che  raglia  al  suol  calcato  . 

(  parte  rabbioso  • 

Via.  Gherardo  che  sarà? 
Che.  Di  che  paventi  ? 

Confida  pure  in  me  .  Già  superai 

Il  più  fiero  periglio. 

Ho  posto  in  iscompiglio 

Il  primo  matrimonio  .  Ho  core  in  petto 

Da  superar  contrasti  . 

Fidati  pur ,  eh'  io  sia  fede!  ti  basti'  * 

(  partano  * 

SCENA  XVI. 
Tapperò,  "Pomponio  indi  Violante* 
Tap.    T  1  mio  cranio  dottorale 

X  Per  te  ^uasi  già  vacilla» 

O  tu  sposa  la  pupilla  y 

O  gran  chiasso  qui  sarà 
Tom.    Oh  cospetto  1  quest'è  bella  l 

Perchè  venni  io  qua  padrone  ?' 

Ma  mi  forma  indigestione 

Quel  milordo  che  lei  sà  * 
Vap.     Qua!  milordo  var  sognando  ?> 
Tom*    Il  milordo  dei  contratto  . 
Vap»    Caro  amico* tu  sèi  matto,  ì 

Per  Ottavia  è  quello  là- 
Tom*   Caro  amico  aon  son  matto  * 

Per  Violante  è  quello  là*  , 
Tap.     Prendesti  un  abbaglio  , 

Di  Ottavia  parlavo  » 
Tom»    Vede  che  sbaglio, 

Da  me  mi  tosavo 
or  i  »    Si  cacci  ogni  dubbio 

*  ì  Dall' 


3o 

Dall'alma  gelosa . 

Fra  poco  tu?  sposa 
r      mia  r 

Violante  sarà  . 

Pio.     Fra  l'amante  che  ritrovo  ,  (uscendo: 

Fra  lo  sposo  che  mi  danno  ; 

Sento  in  petto  un  moto  nuovo 

Provo  in  seno  un  doppio  affanno: 

W  straziato  questo  cor  . 

Tap>     Brava  brava,:  eccola  appunto 

Tom.    Viva ,  viva  :  in  tempo  viene  * 

Wio.     Ab  pietà  delle  mie  pene 

Senti  alfine  o  Dio  d'amor  •  (  an- 

(  dando  via  • 

Jfap.    Va  gli  spiega  le  tue  pene, 

E  palesagli  il  tuo  amor* 

Tom.    Oh  che  fuoco  in  su  mi  viene 

Come  cresce  in  sen  l'amor  .  (par* 

S  C  E  N  A  XVII.. 

Quinzio  y  e  "Papavero  < 

§m.  Qignorè,  un  incognita 

3  Tal  lettera  a  recata 

Tap*    A  leggere  il  foglio 

Andiamo  di  là . 

Qui.    E'  fatto  T  imbroglio 

Bel  colpo  sarà.       (parte  Taf. 

SCENA  XVIII. 

Elvira  9  e  detto  . 

Esce  dal  fondo  dubbiosa. 

Elv.  aro  amico  *  che  mi  dici, 

Vj,  Come  andò  ?  sposar  po*$*  io  ? 

Qui.    Di  là  legge  :  confidate 

Fcr 


.  3* 

Per  voi  vaglia  il  zelo  mio  . 
Chi  viene  cospetto 
Qua  dentip  celatevi .  (  gli  addi- 
(  ta  le  camere  a  sinistra . 
Mm     Ah  presto.  :  che  alcuno 

Scoprir  ci  potrà  •     (  Eh.  entra 
(  nella  camera  suddetta  >  e  ^uin- 
(  zio  parte  dal  fondo  . 
SCENA  XIX. 
Gherardo  3  e,  "Pomponio  ,  indi  Elvira* 
ed  Ottavia . 
Che.     Q  on  geloso  ,  sono  amante 

^3  E.  se  sdegno  in  me  s'accende 
.   Chi  il  mio  bene  mi  contende 
Di  mia  man  cader  dovrà .  (  mct~ 

(  nioto  * 

Tom.    Cospetto  il  rivale         (  uscendo » 

Che.     Signor  le  son  servo  . 

Pom*  t  Padrone  garbato  .      (  V  incontra*. 

Che.     Parlar  gli  vorrei . 

l?om.    Via  dica  ;  che  è  stato  ? 

Gbt,    Se  la  bella  che  m'accende 

Tu  d'amar  non  lascerai 

Una  palla  proverai  fW* 

Guarda  è  questa  la  pistola;  {laca^ 

E  l'avviso  basterà  . 
Vom.    Ma  Signore  ...  se  la  fede . .  » 

Se  la  sposa  . .  •  veda  lei  ♦  .  . 

La  pistola  .  .  ♦  non  saprei  • .  I 
{  come  sopra  confuso  e  tremante  • 

Quest'  affare  è  già  finito 

Tutto  tutto  si  farà  . 

B  4  Gbe- 


3* 

Gbe.    Viene  appunto  qui  l'amica  . 

Vom.    Giove]  Marte  J  qual  inciampo  . 

Ghe.    Che  non  l'anyi  lei  gli  dica  , 

Altrimenti  il  cor  gli  avvampo. 

(  accennando  la  pistola  ; 

m  i     Lei  si  scelgi  il  suo  destino, 
Io  non  voglio  più  penar. 

Pom.    Maledetto  il  mio  destino 
Che  mi  fa  cosi  penar  . 
(  Gherardo  si  ritira  nella  camera 
(  opposta  ad  Elvira ,  ed  ogni  tan- 
(  io  si  fa  vedere  a  Pomponio  • 

Ctt.     Signor  mio  che  nuove  abbiamo  ? 

Pom.     Fa  scirocco  mia  Signora  • 

Pio*      Ragionar  fra  noi  possiamo  . 

Vom.    Veramente  è  tarda  Torà  , 

4  %  Ma  che  cosa  lq  molesta  ? 

/  io* 

Vom.    Ho  un  negozio  per  la  testa» 
Viol.        Per  pietà  ci  dica  lei , 
Ott.  a     Perchè  mai  così  cambiò  . 
Vom.    Ah  spiegare  mi  vorrei; 

Ma  spiegarmi  non  potrò  • 
Ott.      Più  dunque  non  Tania  ? 
Vom.    Se  parlo  son  morto,  (accennan- 

(  do  Gher. 
Vio.     Già  più  non  mi  brama  * 
Vom.    Son  senza  conforto. 
a  i      Ma  almeno  spiegatevi 

M'amate  si  o  nò  . 

Tacete ,  quietatevi  5 

Adesso  il  dirò. 

Pom. 


il 

Vom.    Io  qui  stavo  .  . .  non  è  vero  . . . 

(  mentre  parta  vede  Ghe* 
(  tardo  .  e  si  confonie  • 
Sospiravo  ...  nò  deliro.. .  • 
Venne  quello.  . .  un  certo  tiro  ... 
Nò  non  venne  . . .  ohimè  m*  im- 
(  broglio 

Numi  barbari  bestiali 
Più  pietà  per  me  non  vr  è . 
(  con  trasporto  d' Affanno ,  vuolpat* 
(  tire  e  $*  incontra*  con  Papavero  . 
SCENA    X  X. 
Papavero  e  detti  ,  indi  ®hfinzio  . 
Papavero  attento  sopra  una  lettera  i 
Vap.  uesto  torto  a  me  si  fi  ? 

Vh.  Cosa  legge  ?■  cosa  è  stato  . 

Ott.     Che  lo  sturba  ?  che  sarà  ? 
Pom.    Ah  Gherardo  disgraziato  . 
Pap.     Me  T  dai  fatta  come  và  . 
Vio.     Gherardo  il  mio  bene  . 
Ott.     Gherardo  il  njio  sposo . 
Pow.    Quel  grugno  bilioso? 
a  i      Ma  cosa  vi  fè  . 
Vap.     leggete  :  fremete  % 

Sentite  cos'  è..  (  legge  + 

yi  Gherardo  non  puole 
„  Ad  altra  sposarsi 
yy  Se  prima  sbrigarsi 
„  Non  sappia  di  me . 
5,  Sua  mano  è  impegnata 
yy  Parola  m'ha  data 
„  Jo  sono  la  sposa 

B  5  Re- 


34 


g  Reclamo  sua  fè 
„  Elvira  r 
Off.     Che  sento  ! 
\Tio     Che  infiio . 
Vaf*     Che  indegno!' 


O/f.  Ah  fosse  qui  almeno? 

Vie  Se  fosse  presente  i 

QtL  La  rabbia  . 

Vie  II  veleno  ! 

Po»/.  L'amico  sta  li  %  (  lo  accenng  • 

Pap.  Davvero  . 

\io.  Si  corra  • 

Vap.  Per  bacco  ! 

Qtt»  Si  vada  . 

P^w.  Vi  faccio  la  strada  (corrano  tutti. 

Che.  Fermate  son  qui  •  (uscendo* 

Vio.  Traditore  l 

Qtt*  Ingannatore  ! 

Vap.  Impostore  . .  : 

Ohe.  Ma  Signore . 

*    Pvm*  Ora  amiro  tocca  a  te.. 

%A  5  San  confuso  son  diviso 


SCENA  ULTIMA. 


i3  Gran  chiasso  ho  sentito  # 
Gii*     V  indegno  è  accusato  # 


a  4 


M'accendo  di  sdegno  « 
Son  tutto  furor  . 


Fra  l'amore,  ed  il  dispetti 
Dentro  il  povero  mio  petto 
Cento  colpi  sento  già. 


Quinzio ,  e  detti. 
ori  che  è  stato  ? 


Vi$. 


Vìe.     JL*  infidò  è  avvilito,  (accennati* 

(  Gherardo  * 

Ohe.     Ma  sono  innocente  , 

Bugiardo  è  quel  foglio  * 
Qui.     Confonder  lo  voglio  • 
a  4     Confondilo  presto  . 
^hL     Venite  con  me  ,    (  //  conduce  &, 

(  la  porta  di  Eh. 

Venite  Signora  , 

Scoprite  1*'  inganno  ... 
Elv.     Da  un  empio  tiranno    (uscendo  ... 

Tradita  son  qua . 
Che.  Giusti  Dei  che  veggio  mai  !    (  confa- 

(  sì  ss  ime* 
Vio.     Traditor  tua  sposa  è  questa  . 
Ott.     Menzognero  or  che  dirai  . 
Elv*  >  Il  mio  core  lo  detesta. 

P^*  \  Bei  manto  di  tre  mogli 
Fow..  a  l  Bdlo  spQS0  [n  ycriti  g 

Gbc  Mio  bene .  (  ad  Elv* 

Elv.  Non  sento . 

Gh:.  Pietà.  (  a  Violante. 

Fio.  Non  sei  degno  . 

Ghe.  Seutitt  (  ad  GtU. 

Ott.  Ti  sdegno  . 

Gbe.  Signore.  _  (aVap. 

Pap.  Non  voglio . 

Gb€.  Amico  .  (a  Pom. 

Pam.  Son  scoglio 

Ghe.     Ascolta  (  a  gain. 

Qui.  Non  deggio  . 

Ghe. 


Qhe.    Ah  Giove  ti  chieggia 

Un  fulmine  almen  .  (  disperato 

Tutti .  Son  qual  nave  in  mar  turbate* 
Fra  la  notte  e  la  procella 
Di  qua  fischia  il  vento  irato 
Di  là  Tonda  la  flagella  » 
Ora  par  che  voli  in  alto  , 
Ora  par  che  cada  a  fondo  ; 
E  fra  questo  ,  e  quell'assalto 
W  costretta  a  naufragar 


fine  Miotto  Vrimo  * 


ATTO  lì 

SCENA  PRIMA, 
Elvira  ,  e  D<  "Papavero  . 
Eh.  "VTò:  qui  non  ci  son  chiacchiere, 

X  il  Gherardo  è  Sposo  mio  > 
r  E  d'altra  non  sarà  .  >  * 
!Pd/?.  Contra  ...  e  se  mai 
Gherardo  non  ti  vuol  ? 
Étoi  Voi  lo  dovete 

Obbligare  a  serbarmi  la  parola  . 
Tap.  Oh  bella  i  Io  posso  solo 
Per  questo  tuo  connubio 
Tutta  impiegar  la  mia  Potestarla  : 
Ma  s5  egli  ti  r>cusa  ò  figlia  mia  . 
Elv.     Ricusarmi?  .-.'ah,  nò  non  deve, 

S'  egli  ha  core  in  mezzo  al  petto  -, 
Se  ricorda  il  primo  affetto , 
Questa  man  baciar  dovrà  . 
Ma  se  poi  spergiuro  infido 
La  sua  fè  ,  P  amor  calpesta  , 
Della  sorte  mia  funesta 
Voi  dovete  aver  pietà  ,  (parte 
SCENA  II 
Papavero  ,    ed  Ottavia  . 
Tap.  rovinato  me!  Ve  quanti  iipbro- 

V^/  M'accadono  in  un  giorno?    (  gli 
Ott.  Eh  ben  signor  fratello       (  uscendo 

Quando  a  farvi  temer  incominciate  ? 
Tap  (  Ecco  l'altra  ?  or  sto  fresco  ? 
Ott.  Giudice,  e  Potestà  3  Voi -soffrirete 
B  7  Che 


/  38 

Che  prima  m*  innamori 

Un  mancator  villano^ 

E  poi  non  curi  il  don  della  mia  mano  ? 
Tap.  Sorella  per  pietà  !  .  •  Già  la  mia  testa 

Vacilla  ,  si  confonde      Io  non  capisco 
Ott.  Ma  poc9  anzi  (  niente  ì 

Gherardo  non  dovea 

Sposarmi  innanzi  a  voi  ? 
Tap.  Almen  .... 
j/Dth  Amore 

Qui  non  giurommi  il  crudo? 
Tap.  Lo  sai  tu  . . . 
Ott.  Violante 

Non  fremeva  per  questo  ? 
Tap.  E5  cosi  ? . . 
Ott.  Dunque  V  empio 

Perchè  è  cangiato  adesso  ? 
Tap.  lo  non  saprei      te  lo  dirà  lui  stesso  . 

(  accennando  Gbererdo  che  viene  ) 
SCENA  III. 
Gherardo  ,  e  detti . 
Ott.  Q  Ignor  ?  sono  i  momenti 

i3  Preziosi  per  me  •  Presto  spiega- 
(  te  vi    (  risai  t4 1  a  ,  e  seria 

Del  vostro  amor  l'oggetto 

Son  io?  E  Violante  ?  E  Elvira?  .  . 

In  somma  io  voglio  adesso 

Sapere  .  .  . 
Tap.  (  Che  torrente  I  ) 
Che.  Ahi  che  poc5  opportuno 

E3  questo  tempo  a  tal  dimanda...  Io  sono 

-Smanioso  . .  .  confuso. 

Ott. 


3P 

Ott.  Il  vostro  core? 

Ghe.  E'  squarciato  in  più  parti. 

Ott.  E  voi  ?.. . 

Gbe.  Neppure 

Sò  comprender-  me  stesso* 
Ott  In  petto  adunque 

Più  non  sentite  ardore  . 
Gbe.  Deh  per  pietà  non  ragioniam  d'amore. 
Ah  tacete  io  più  non  voglio 
All'amore  in  sen  dar  loco  . 
Nò  provar  non  vuò  un  foco 
Che  m'induce  a  sospirar  .  (  Ottavia 
Ma  sentite  ^   perdonate     (si  adim 
li  mio  cor  non  è  per  voi  * 
Giusto  cielo  i  sdegni  tuoi 
Quando  cessano  per  me  .  (parte 
Tap.  (  Affé  che  gli  sta  bene  ?  )  or  dì  sorclk 

Ti  dai  pace  una  volta?... 
Ott.  Eh  andate  alla  malora  ? 
Questa  casa  mi  sembra 
Un  serraglio  di  bestie  ,  e  voi  fra  tutte 
Potete  meritar  la  preferenzz.(p.dispettosa 
Tap.  Me  T  ha  detta  con  tutta  convenienza? 
Corpo  di  Caio  .  Mario 
Or  vado,  e  la  precipito  «.  M 
Ah  sorella  pettegola  * 

SCENA  IV. 
Violante  ,  e  detto  ♦ 
Fio.  T  L  mio  Tutore  è  qui  ?  potessi  almeno 
A  Ridurlo  al  mio  voler?  se  D.Pompo- 
"  Mi  riuscisse  di  escludere.,%Gherardo  (ni© 
B  8  Poi 


/  40 

7  Poi  sarebbe  per  me .  (  da  se 

Tap.  (  Vien  la  pupilla 
Ah  mostriamo  una  volta 
Impietrito  il  sembiante  ?.. 
Scordi  alla  fin  ramante 
Dia  la  mano  a  Pomponio  ?  ) 
(  Sì  5  sì ,   mi  viene  in  mente  - 
<  Un  ripiego  gentil  !  ) 
Tap.  Coraggio  a  lei 

Favelliamo  tonando,  (si  pone  in  serietà 
(  caricato  affettando  modestia  ) 
Vio.  Signor  ...  senta  ...  vorrei  (affettata  mo~ 
T*ap*  Donna  di  te  non  meno       (  destia 
Che  di  questa  mia  casa  io  son,  padrone  . 
Dice  dunque  Platone 
€  He  chi  sta  in  gyerra  non  sta  in  pace,ed  io, 
Voglio  che  qui  si  faccia  a  modo  mio. 
Wh%  Dite  bene  benissimo  ? 
Tap.  Eh  :  se  sono  dottissimo  .. 
fio.  Io  guerra  non  la  voglio. 

Amo  troppo  il  mio  sposo...  (  tenera  e 
V4p.  Oh  brava  ?  già  s'intende  (significante 

Questo  Sposo  3  e  Pomponio  . 
Pio.  Forse  sì  ....  forse  nò  ... 
Tap*  Come  ?  Gherardo  (  furioso 

Ancora  ti  sta  in  core  ? 
fio  Gherardo!...  Io  non  ci  penso... o  mio... 
Tap.  Dunque  ? ....  {  Tutore 

m.  Oh  Dio!  ..  . 
Tap   Té  sospiri 

Ma  per  chi  ?  parla    spiegati  ? . .. 
Fio.  Non  voglio  . .  . 

Tap. 


4* 

Vap*  Ma  dillo  per  pietà  >  eh5  m  già  m3  tm- 
Fio.  Ah  i  se  meglio  intendesti      (  broglio* 
Vap.  Seguita  d 
Fio.  Ohimè  non  posso  £ 

Già  hò  fatto  il  viso  rosso  . 
Vap.  (  Diavolo  eh5  ella  sia 
Or  patita  per  me  ?  )  ma  parla  almeno  ui 
Dimmi 
Fio.  V5  ho  detta  assai 
Vap*  Non  v'  è  più  dubio  I 

Ella  è  cotta  ,  stracotta,  e  biscottata! 
Cara  pupilla  amata     (s3  ingalluzzisce 
Ti  piace  il  tuo  Tutore  ?  pavoneggiane 
Son  Uomo  di  core  ...  (  dosi  % 

E  quanto  alla  bontà  ; 
Un  Niccolo  son  io  d5  antica  età  ... 
Dunque  .... 
Fio.  Se  questa  sorte 

M5  accordasse  una  volta  il  cielo  amico 
Vorrei  & 
V^p,  DI  :  che  vorresti  ? 
Fio.  Or  ve  lo  dico  . 

Se  vostra  sposa  un  giorni 
Cara  Tutor  sarò 
Vedrete  sì  vedrete 
Quello  che  far  saprò  • 
Vap.    Cosa  sai  far  carina  ? 

Vien  quà  dimmelo-  un  pò  ?• 
Fio.    La  man  vi  prenderei 
E  mei'  accosterei 
Dove  mi  batte  il  cor . 
Vap.    Brava  sposina  brava  ! 

B  9  Se- 


4* 

Seguila  che  va  ben  . 
Pio.    Poi  vi  darei  tuttora  . 
Vap.    Prove  d'un,  fido  amor, 

Me  le  daresti  o  cara  . 
l'Io*   Ve  le  darei  sì  sì , 

l3el  mio  sposino  al  fianco 
Starei  la  notte  ,  e  il  dì  . 
Vap..    Basta  3  che  quasi  io  manco. 

E  giunto  son  lì  lì  i 
Vio.    Gioja  bella  . 
P*t/;..   Mio  tesoro ... 
Fio.  "Per  te.  peno  . 
a  z    Per  voi  moro  5 

Sempre  sempre  t*  amerò  « 
'Fio.    Che  gusto  che  spasso 
Ci  cade  i9  alocco 
Vedete  che  sciocco 
a  %    Che  vuole  il  mio  cor  . 
JNjjfV   Che  gioja  improvisa 

Ad  esso  m3  abbocco 
Se  il  core  mi  tocco 
Non  trovo  più  il  cor  .  (  partono „ 

$  C  E  N  A  V. 
Ottavia  y  e  Quinzio  - 
O.ff-  VT -i y  ,  che  scordar  non  posso 
lN,  D3  un  mancator  indegno 
Il  di  prezzo  fatai  .  Tutto  T  amore 
In  wdio.  ho  gfa  cangiato  ... 
Vedrai  crudel  ingrato 
Che  impunemente  Ottavia  non  si  sprezza. 
j£>ir.  Signora  .  .  Eh  ben  .  .  .  Gherardo  , 

(  uscendo  . 
Qtt.  Va  al  Diavolo  """he  tu  »«• 


43 

'tjhti.  Io  come  c'  entra  ?..  Venni  ... 
Ott.,  Per  vendicarmi  ? 
Qui  Ma  perchè  ?.  contro  chi  ? 
Oit  Contro  "Gherardo. , 

Che  pria  volea  sposarmi,,  or  mi  ricusa  . 
Jgtoi.  (  Questa  sogna  senz' altro  !  )  E  pur 

(  credca  ... 

On.  Che  credevi  ?  .  .  che  dici  ?.  .  .  Egli 
Avanti  &Qè.  Papavero  (  poc'anzi 

Giurò,  d'  essere  amante  ...  E  poi  ... 

Qui.  Ma  forse 

Ott.  Nò,  nò  ,  l'oltraggio  è  certo? 

Ecco  quel,  che  s'ottiene 

Da  certi  traditor  .,  Ti  giurai!  fede 

Dicono  di  morir  ...  son  tutti  affetto  ... 

Noi  che  chiudiamo  in  petto 

Sempre  tenero  il  cor  ,  crediam  sincere 

Le  voci  menzognere 

V  amor  si  accende  intanto  ; 

Ma  poi  si:  cambia  in  pianto  .. 

Che  restiamo,  burlate  ogni  momento  ., 

E  li  trovianv  come  bandiere  al  vento  • 
Come  finta  ed  incostante 
fca  moderna  Gioventù  , 
Ne  di  sposo,  nè  di  amante* 
Io  ne  voglio  saper  più . 
D3  ora  innanzi ,  coi  zerbini 
Che  mi  tfogUon  corteggiare 
Per  non  farmi  trappolare 
Parlerò  cogl' occhj  in  giù  . 
Giovinente  semplicette 
Imparate  voi  da  me  . 

.  Lu- 


44 

Lusinghiera  menzogneri 

E  degl'  uomini  la  fè  .  (parte. 

SCENA  Vi 

Quinzio  ,  indi  Elvka . 
«ll*%u       Roprio  itti  vien  da  ridere?:.  Costei 
XT  Ha  voglia  di  marito,  e  tutti  crede 

Che  di  lei  s3  innamorino  .  'Gherardo 

Nepp>.  r  sognò  d'amarla ...  un  altro  strale 

Egli  ha  fitto  nel  sen  „a 
Elv.  Quinzio  ,  sapresti  (  uscendo 

Additarmi  T  infido  ? 
jg/o.  Io  noi  saprei  .  .  * 

Ma  per  quel  che  canobbi 

Il  colpo  della  lettera , 

E  la  vostga  sortita  entro  quel  petto 

Hanno  già  ridestato  il  primo  alletto  . 
Elv.  Ah  che  tu  mi  lusinghi  l 
®tuì.  Io  nò  .  Fra  poco 

Voi  sapete  coment  .  E  forse  adesso 

Gherardo  vi  sospira.  .... 
Eh.  Violante  è  qui  . 

(  Fedendo  Violante  che  viene  ) 
Sltu  Partiam  .  (  in  fretta  ) 

Elv.  Misera  Elvira!  (partono) 

SCENA  VII. 

Violante,  indi  Pomponio, 
fio.  T  A  scena  è  stata  bella!  Il  mio  Tutore 
JL-J  Nella  rete!  è  caduto..  Jl  poverello 

Ha 


45: 

Ha  già  caldo  il  cervello, 
E  sospira  per  me  .  .  Così  frattanto 
Non  pensa  più  a  Gherardo  3 
Non  parla  di  Pomponio  : 
L'odioso  matrimonio 
Tengo  così  lontano  : 
Ho  libera  la  mano  : 
E  possa  ancor  sperar  che  il  traditore 
Si  scordi  Elvira  ,  e  torni  al  primo  amore* 
Corriam  dal  Potestà  .   .  .  voglio  an- 

(  che  un  poco 
Lusingarlo  di  più  .  (  per  andare  s*  in* 
(  cantra  in  Pomponio 
Pom.  Ferma  .  .  .  t'  arresta  . .  . 
Mia  vSposa  ,  non  più"  Sposa  .  Il  tuo 

(  Tutore 

Che  fà,  che  pensa  ?  Tu  che  dici?.»  Il  nodo 

Si  stringe  ,  o  pur  si  spezza  ?  Io  più 

(  non  soffro . .  . 

Ho  la  visiera  agl'occhi.-.  .  smanio.,.. 

(  sbuffo  .  .  • 

Volger  precipitar  tutto  il  casato  ... . 

Il  fior  de'  Ganimedi 

In  me  ritrovi  ingrata  ,  e  mi  ricusi  ? 

Queir  aitro  t'abbandona  >  e  tu  l'adori  ?.. 

Parla  ....  spiegati  ....  alm.cn. .... 

Pio..  Il  cor  la  .  .  .  mano .  •  , 
Pom.  Sono  ,  o  non  sono  per  me  ? 
Fio   Voi  lo,  sapete  ......  « 

Pom  Cospetto  ,  io  non  sò.  nulla  ! 

E  la  testa  mi  frulla  , 

E  se 


4<* 

E  se  de'  miei  bisnonni 

La  magnatizia  collera  mi  viene, 

Saranno  brutte  scene  ? 

Mando  ad  un  colpo  solo 

In  cenere  ,  e  favilla 

Il  Tutore  ,  il  Rivale,  e  la  Pupilla . 
Vorrei  dir  ,  ma  che  ho  da  dire 
Vorrei  far,  ma  che  ho  da  fare 
Già  lo  sò  ?..  crepar  dovrò 
Dimmi  ingrata  m'odj  ,  o  m'ami  ? 
Sono  Sposo  ,  o  pur  non  sono  , 
Vuoi  che  parta  ,  addio  buon  giorno 
Se  il  mio  core  fosse  un  corno  , 
Si  saria  spezzato  già  ♦ 
Numi  barbari  bestiali 
Raddolcite  le  mie  doglie 
Questo  bel  boccon  di  moglie 
Accoppate  co>me  và  •     (  par* 

SCENA    V  1 1  L 

Violante  ^  indi  Gherardo  5  poi  Pomponio , 
e  finalmente  D.  Papavero  . 
fio.  T7  H  qui  ci  vuol  coraggio  ? 
.i>  Pria  che  tramonti  il  sole 
Se  non  esco  d'intrico 
Soggettar  mi  dovrò  .  Tutto  si  faccia 
Per  ottener  Gherardo  ..Eccolo.!. .ah  vieni? 
Confortami  una  volta!  .... 
6he.  Oh  Dio  !  vorrei  vfe> 
Ma  una  certa  pietà  ... 
fio.  Per  chi?...  Sarebbe       (  si  turba 

La 


La  pietà  per  Elvira  ?... 
Che.  Ah  fu  la  prima  , 

Che  in  Firenze  adorai?.. Misera!.. Io  posso 

Tradirla,  è  ver...  ma  le  promesse,  i  voti.. 

Quei  suo  candido  cor  ,  che  mi  die  fede  - 

A  pesarmi  incominciano  ... 
Vi*.  Tu  dunque 

Avrai  cor  di  lasciarmi  ?.,.  Il  cielo  ... 
Che.  Il  cielo 

Par  che  non  voglia  il  nostro  nodo  .  . . 
Vio.  Ingrato  ...  spergiuro...  traditori 
Gbe.  Ah  sarei  tale  , 

Se  abbandonassi  Elvira ... 
Vio.  E  qual  mai  furia 

T'ha  cangiato  così  ? 
Che  V  onor ,  la  fede  9 

La  ragione ,  il  dover  , 
f  io.  Vanne  dunque  crudel  ,  alla  tua  bella 

Porgi  la  mano  pur  .  Forse  vendetta 

Farà  qualcun  per  me..,  Da  questo  istante 

T'odio  quanto  t'amai 

(  esce  Pomponio  per  andare  d*  una  ca- 
mera air  a'tra  ,  e  sentendosi  nomi- 
nare si  ferma .  ) 

Corro  a  Pomponio  .... 

Lo  sposo  sul  momento .... 

4  vuol  andare  ,  e  s'  infonda  in  Tempo» 
nib  ,  che  <vemnàe  avanti  dice 
Tom.  Son  qua  bocca  di  mele  ! 
Che.  (  Oh  che  tormento  !  ) 
Tom.  Giacché  propizio  il  fato 

II 


48 

Il  cervel  c5  ha  cangiato  y 

Possiamo  andare  in  Toro 

Questa  sera  medesima  .... 
Fio.  Sì  vengo!  sarò  tua  fra  poch'  ore  ... 

Da  Papavero  andiam  » 
Tom.  Ecco  il  Tutore  .    (  vedendolo  venire 
Tap.  Oh  ben  trovati  ìn  solidum  ? 

(  ton  foglio  in  mano  ) 

Voi  tre  cercavo  appunto . 
Tom  E  noi  con  fretta  - 

Dietro  ti  venivam . 
Tap,  Già  Io  saprete  . 
Tom.  Che  cosa? 
Tap.  Che  il  contratto 

E5  deciso  . 
Tom.  Per  questo 

Si  correva  da  te . 
Tap.  Ah  gran  pupilla 

E'  proprio  una  Proserpina  d'amore  ! 
Che.  (  Mostriam  costante  il  core  l  ) 
fio.  (  Or  qualche  imbroglio  a  damo  mio 

(  succede  i  ) 
Vom.  Convlen  dunque  affrettarsi  .  .  . 
vip.  Questo  dicevo  anch'  io  . 

Ho  già  stesi  i  Capitoli 

Or  via  cheti  .  Sentite  . 

Vedete  come  scrivo  ,  e  poi  stupite . 
„  Col  presente  valituro 
„  Come  pubblico  strumento  , 
„  Penes  acta  io  son  contento 
„  Violantina  di  sposar. 
Vom.    Molto  bene  seguitate 

Vie 


49i 

Vi*.        (  Quì  non  V  è  da  rePlicar 
Gbe.**'  (  Crudo  cielo!  stelle  ingrate 

(  Quando  cessa  il  mio  penar! 
Vap.     ,>  Pria  chc  scenda  a  noi  la  notte 
3,  Idest  proprio  avanti  sera 
„  Quasi  un  sacco  d'ossa  rotte  3 
„  Come  s'  usa  nella  fiera 
„  A  Papavero  Tutore 
„  La  sua  mano  ella  darà.*. 
Tom    A  Papavero  !  che  c5  entra  ì 

Potestà  tu  prendi  abbaglio,. 
Vap.  A  Papavero  dee  dire 

Nò  Signore  io  non  mi  sbaglio  , 
ai    Se  non  son  io  lo  sposo 

Chi  Diavolo  sarà . 
Vio,  Ght.    Ah  giusto  Ciel  pietoso 

Di  me  che  mai  sarà  .     (  bella  . 
Poro*  Gbe.  Vio.    Tu  lo  sposo  oh  questa  è 
Vap.    Che  mi  manca  dite  un  poco  . 
Poro.  Gbe.  Vio.    Voi  te  sposo  1  ah  ah  ah  t 
Vap.    Cospetto  sentite 
Pero*    Via  parla  sentiamo  . 
V7o,  Gbe,  Vap.    V  imbroglio  vediamo 

Qual  fine  avecà* 
Vap.    Lei  mi  disse  che  mi  amava 

Io  per  sposa  T  accettai 
Vom.  .  Come,  come?  un  altra  trama? 
Ghdé    (  Giusto  Ciel  che  sento  mai  !  > 
Vap.    Parla  o  cara  . 
Mio*    Oh  Dio  non  posso . 
a  4    Cento  smanie  sento  in  dosso 
Mille  colpi  provo  in  se» . 


Vom.    Sù  dunque  risolvi  .    (  a  Violante . 

Vio.    Sentite  aspettate  ... 

Bke.    Sù  dunque  decidi . 

Vio.    Oh  Dio  m*  affannate  ! 

Pap.    Via  scrivi  ecco  il  foglio  . 

Vio.    Io  scrivo  cosi.        {  lo  prende  lo 

(  abbraccia  . 

Che.    Dalla  rabbia  e  dal  dispetto 

Pom.Pap.    Più  resistere  non  posso 

Siam  tre  cani  intorno  a  un  osso  . 

4  4    E  .  non  sò  per  chi  sarà  • 

Vio.    Dalla  rabbia  e  dall'affanno 
Più  resister  non  poss'  io 
Questo  misero  cor  mio 
]So&  più  reggere  non  sa. 

partono  . 

SCENA  IX. 
Elvira  ,  Quinzio  ,  indi  Gherardo  . 
Ulv.  T^T  ò  :  rimaner  non  voglio  ...  E'  la 
JL%     (mia  speme»-  fuggendo  da  §tuirt. 
Tutta  delusa  . 
$£ui.  Ma  sentite     Invano  , 
Io  non  parlo  Signora     E*  già  Gherardo- 
Tutto  vostro  di  nuovo . 
JElv.  A\i  non  è  vero  ! 

Io  son  tradita  ?  e  partir  voglio . 
Almeno  .. 
E lv.  Lalciami  ;  più  non  sento    (  Và  via 

(  staccandosi . 

$ui.  Ah  T  infelice  I  vi  incontro  a  quai- 

(  che  affanno  ! 

«&f.  Il  mia  destia  tiranna      (  uscendo  . 

Si 


Si  placasse  una  volta  !  Io  voglio  Elvira 
Far  mia  sposa  senz'  altro  ... 
Sfai.  Elvira!  ah!  glie  f  ho  detto! 
Signore  amate  Elvira 
Correte  per  pietà,  ...       qua.  sen  fugge 
Credendosi  tradita 
Ghe.  Misera  !..  dove  !..  ahimè  !  vieni,  e 
(  mi  aita  .    parte  correndo  • 
SCENA  X. 
Ottavia  y  t  Tapavero  . 
Tap.    A  H  PuPilla  pettegola! 

X\  Me  l'h*  fatta,  dayver  I  Non  son 

(  chi  sono- 
Se  non  vendico  presto  come  va 
Questa  sprezau  mia  grave  beltà  . 
Farò  k< 

Ott.  Presto     presto  (ìn  fretu^ 

Tap.  Che  fu  . 
Ott.  DaUa  fenestra 

Che  guarda  la  Campagna 

Hò  scoperto  Violante 

Che  in  fretta  sea  fuggiva  ... 
7cp.  Oh  diavolo  !  I  crepuscoli 

Non  gli  mctton  paura  ! 
Qtt.  Si  :  si  :  state  tranquillo      Io  non 

Ho.  inteso  che  Gherardo        (  saprei 

In  fretta  sia  .  partito 

Chi  sa  che  la  Signora 

Non  vada  ,.. 
Tap,  Ah  malandrina  ! 

E  Pomponio  lo  sà  ?  (cervo  * 

Otu  Ei  già  gli  corre  appresso  corrne  un 


>J**p.  Presto  dunque  ..•  sì  rada ...  si  rag- 

(  giunga ... 

Avvisa ,  il  Coco  y  i  Guatteri ,  la  sala  .. 
Ott  Vado  ...  fò  tutto  ...  e  poi  la  seguo 

(anch'  io  ... 

Tap.  O  capitoli  !  o  nozze  !  o  sposa  . .  . 

(addio,  partono  . 

S  C  E  N  A  XI. 
Campagna  ,  notte  .. 
'Pomponio ,  indi  Tapavtro  \  e  poi 
Ottavia. 

Ver*.  /"^  he  pavura  I  che  orror  !  Dove 
V-J  (  m'inoltro  : 

In  questa  solitudine  profonda  ! 

Ah  me  T  ha  fatta  tonda  ... 

Pupilla  indiavolata  ! 

Se  ti  giungo  per  bacco 

Ti  voglio  proprio  fare  in  gealtnaf 
l?ap*  Ahimè  !  dove  mi  trovo  ? .  • 
Tom.  Sento  gente  1 

Sarò  la  bricconeria  ? 

Nascondiamoci  qua ...     (ti  nasconde  . 
Tap.  Io  tremo  per  metà  !  .  . 
g  Che  diavolo  d'oscuro  !  .  •  .        {tasta . 

Sento  un  pezzo  di  muro  .  .  ^ 

Fermiamoci  un  pò  qui  . 
Ott*  Questo  dovrebbe... 

Esser  quel  camin  ,  per  cui  l'indegna 

E'  fuggita ,  ma  intanto 

Per  questa  oscurità  dove  menvado  , 

Donna. . .  sola ...  così     Potessi  almeno 


53 

Appiattarmi  per  poco...  oh  zitto?  E" 

(  questa 

Una  rupe  mi  par  . . .  si  qui  nascosa 

Attenderò  che  passi .  • . 
Tom.  Ahimè  eh*  io  sento 

Un  tumore  negossa  .  . . 
Tap.  Ahimè  son  stanco 

Di  attendere  così  .  .  . 
Gtt.  xMi-  regge  in  piedi 

Il  desio  di  vendetta  . . . 

Superba  ! 
Tap.  Inconigibile  l 
Tom.  Fraschetta . ... 

Tap.     Son  qual  gatto  ,  che  sta  eli  soppiatto 
Tutta  notte  sul  tetto*,  o  in  can- 

(  tina , 

E  cercando  la  cara  gallina 
Cql  gnao  gnao  la  comincia  a  chia- 

(  mar  . 

Off.      Io  sto  qui  come  sta  la  gallina 

Fra  gli  asili  di  siepe  o  boschetto  , 
Che  aspettando  il  suo  caro  galletto 
Col  cò  cò  lo  fa  intorno  saltar . 

Tom.    Son  qual  cane  ?  che  gira  all'oscuro , 
E  de*  gatti  disturba  gli  amori  . 
Che  correndo  or  di  dentro ,  or 
(  di  fuori . 

Col  bù  bù  fa  chi  dorme  svegliar  . 
Elv.     Fuggitiva  ,  abbandonata  , 

Sono  amante  ,  son  tradita  ; 
E  la  povera  mia  vita 
Al  destino  azzarderò  . 

Vio. 


54 

V\o.     Dalla  rabbia  io  son  guidata 

Dairamore  e  dal  dispetto* 

Non  distinguo  ,  non  rifletto  , 

Nè  sò  ancor  quel  che  farò  ? 
Tap.     Sento  gente  , .  .  sarà  lei  ? 
Ott*      Vien  qualcuno  . .  .  sarà  lui  ? 
Tom.    Chi  si  muove  ?  I  rei  saranno  ? 

Ora  si  tremar  dovranno  , 
^    Dovran  chiedermi  pietà. 
a  3      Si  corra  si  vada  , 

Si  tronchi  la  strada  * 
Ghe.     Fermate  . . .  sentite  * . . 
*      Elvira  •  . .  la  Sposa-, 

Ah  dite  dov*  è  . 
£!i\     Se  il  labbro  non  mente  y 

Elvira  è  presente 

Ti  giura  sua  fe  ? 
Tap.     Belle  nozze  all'aria  bruna  t 
Tom.    Bella  coppia  in  mezzo  al  campo  J 
Ott.     Maledetta  mia  fortuna  J 
Qui.     Tutto  al  fine  «i  svelò  . 
Che.     Ah  signora  perdonate  . 

Questo  è  stato  il  primo  affetto  . 
Pio,      Sposa  pure  maledetto  , 

Che  Pomponio  io  sposerò  . 
Tom»,   Ora  sì  che  son  contento , 

#    Ora  si  eh®  riderò  . 
Vio*     Caro  Tutor..,* 
Tap.     Và  bene  ? .  .  . 

Datevi  pur  la  mano  • 
Vìò.         Ah  più  non  sò  bramar  . 
Tom.  aZ  Sempre  costante  o  caro, 

•  vT     T  -;  tì 


55 

Ti  serberò  la  fè . 

Tu  sei  mia  sola  speme  5 

Io  sol  vivrò  per  te  . 

Vè  ve  che  dolci  affetti  ! 
Mi  viene  Tacqua'in  bocca  l 
O  cari ,  o  benedetti  l 
Oh  via  ,  partiam  di  qua  i 

Ed  io.  Signor  fratello, 
Così  sola  resterò  ? 

Ancor  io  son  vedo  vello  t 

Abbi  flemma  che  uno  sposo 
Per  te  ancora  troverò  . 

Viva  i  sposi  :  viva  amor  I 

Cessi  ornai  qualunque  affanno  > 
S'è  placato  il  Cicl  tiranno  . 
Tempo  è  sol  di  giubilar  » 


Il   F I N  r 


PROTESTA 


Le  parole  3  ed  i  sensi  genti lesct 
non  sono  sentimenti  dell'  Autc 
re  *  che  si  protesta  vero  Cai 
colico . 


IMPRIMATUR, 

Si  videbitur  Reverendissimo  Patri  Sacri 
Palatii  Apostolici  Magistri  . 

ticnedìct*  Ftnaja  Congrcg.  Mistioni*  Arcbiep. 
Ifhilìpftn*  Viccigcrcm . 

IMPR  IMA  TUR,  _ 

Fr.  Th.  Vincentius  Pani  Ord.  Pr&d.  Sac. 
Pai,  Apost.  Master .